All'origine della cellulite c'è un insieme di cause, spesso aggravate da vita sedentaria, da stress, diete e ritenzione idrica. Tra le cause si evidenziano l'ereditarietà, i fattori ormonali, le alterazioni della circolazione sanguigna e linfatica, lo stress, l'abbigliamento e la postura.
La cellulite si può formare su: fianchi e schiena, spalle e braccia, dorso, regione addominale, glutei, regione laterale della coscia, regione interna della coscia, ginocchia, polpacci e caviglie.
Le smagliature, le varici e le microvarici, sono le dirette conseguenze patologiche della cellulite. Non sono sempre presenti ma possono costituire un problema sia sul piano estetico che su quello psicologico.
La cellulite si forma e si sviluppa in diverse fasi o stadi.
Più frequente al di sotto dei 25 anni d'età, si localizza prevalentemente sulle cosce, natiche e parte interna delle ginocchia; in corrispondenza della nuca determina l'inestetismo conosciuto come gobba di bisonte. La cellulite solida si presenta sotto forma di masse dure, dotate di scarsa mobilità, aderenti ai piani sottostanti; la pelle è ispessita e secca, difficilmente sollevabile, con epidermide sottile e fragile; l'eccessiva distensione della cute determina la comparsa di frequenti smagliature. La zona interessata dalla cellulite dura è spesso dolente e le manovre di palpazione suscitano uno spiccato dolore. Viene inoltre riferita una sensazione di peso e fastidio a carico della zona interessata.
Può insorgere fin da subito, oppure costituire una evoluzione della cellulite dura. Si riscontra soprattutto in donne al di sopra dei 35 anni, ed è una varietà più frequente della precedente, oltre a coinvolgere una più estesa area del corpo. La cellulite molle risulta essere costituita da infiltrati mobili, alla palpazione si avverte in profondità una situazione di noduli; sono frequenti le microvarici (capillari), mentre è piuttosto rara la presenza di smagliature. La cute, nella maggior parte dei casi, al tatto si presenta asciutta e fredda; le localizzazioni più frequenti sono l'interno delle cosce e l'interno delle braccia. Si riscontra specialmente in soggetti sovrappeso ed anche in individui magri.
Più che una varietà a se stante, la cellulite edematosa viene considerata come una sottovarietà della cellulite molle, dalla quale si distinguerebbe per la prevalenza della componente idrica, che interessa soprattutto le zone del bacino e degli arti. La palpazione profonda rileva noduli ed aree infiltrate; è in oltre presente il classico segno "a buccia d'arancia". Nello stesso soggetto si possono evidenziare aree di cellulite molle ed aree di cellulite edematosa in stretti rapporti di continuità.
Abbiamo visto come la cellulite, oltre a essere una seria patologia dei tessuti connettivi, sia uno degli inestetismi che maggiormente compromettono l'eleganza di un corpo. Andando più in profondità, quella che chiamiamo correntemente cellulite si definisce pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica o PEFS, e indica una condizione alterata del tessuto sottocutaneo che è ricco di cellule adipose.
La cellulite si trova sotto la pelle ed è caratterizzata da delle cellule adipose, intorno alle quali, negli spazi intracellulari, si accumulano liquidi, residui dei processi biochimici dell'organismo, in eccesso. L’applicazione degli ultrasuoni è l’ultimo e più efficace ritrovato in fatto di autocura della cellulite, più incisivo ed efficace perché in grado in intervenire sui diversi stadi della malattia impiegando una combinazione mirata di frequenze. Miglioramenti sono visibili già dai primi interventi e la pelle apparirà già più liscia, tonica e elastica.
La terapia con ultrasuoni può appartenere a due differenti tipologie: per contatto diretto e per immersione. La prima, di uso più frequente, consiste nell’applicazione della testina emittente a diretto contatto della cute utilizzando come veicolo un gel o una crema da massaggio. In ogni caso, gli ultrasuoni vantano un’efficacia più rapida di altre metodiche terapeutiche. Questo, soprattutto, in virtù della propria capacità di agire in maniera selettiva e localizzata.
Gli ultrasuoni ad alta frequenza agitano le cellule che, muovendosi, creano del calore che scioglie i residui di grasso o acqua intercellulare; Per far sì che avvenga questa reazione bisogna effettuare un trattamento di almeno 15 minuti e ripetuto nel tempo. Gli ultrasuoni a bassa frequenza azionano il meccanismo denominato "cavitazione", cioè formano delle bolle di vapore all'interno delle cellule adipose che esplodendo la distruggono.
Le oscillazioni, la stimolazione elettrica, il massaggio, l’effetto termico: tutto concorre a fornire un effetto duraturo e immediato combinato a una diffusa sensazione di piacevolezza. Inoltre, la semplicità del funzionamento rende possibile a chiunque poter agire attuando una forma di autocura personalizzata senza ostacolare – anzi, favorendo - l’effetto terapeutico.
Ecco i migliori strumenti per la terapia per ultrasuoni selezionati.